Riceviamo e pubblichiamo da ASSONAT

“La Liguria è la regina delle regioni italiane in tema di ricettività nautica, con un totale di 25.374 posti barca al 31 dicembre 2016, di cui ben 1.375 dedicati ai maxi yacht con lunghezza superiore ai 24 metri. La classifica è stata stilata dell’Ufficio di Statistica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed è contenuta nel dossier `Diporto Nautico in Italia, 2016´, in cui si contano in totale 158.088 posti barca complessivamente presenti in Italia al termine dello scorso anno (sommando porti turistici, approdi turistici e punti di ormeggio).

In questo contesto, si inserisce Marina Chiavari con la sua posizione baricentrica al centro dell’offerta diportistica del Golfo del Tigullio (ndr) . Inoltre, con la recente adesione ad Assonat anche del Porto Turistico di Lavagna, il Golfo del Tigullio si pone tra le eccellenze della portualità turistica italiana. Da Moneglia a Camogli le imprese portuali sono aggregate in un’unica piattaforma nazionale.
Marina Chiavari è associata Assonat da molti anni, condivide e gode delle attività associative di rete promosse a livello regionale e nazionale e non da ultimo, ha partecipato al 57° Salone Nautico Internazionale di Genova allo stand di ASSONAT per promuovere il suo porto e i servizi offerti. (ndr)

La portualità turistica ha contribuito, contribuisce e contribuirà alla crescita del turismo nautico nel nostro comprensorio e questo senza nascondere le difficoltà e le criticità che questo settore risente, ma anche sottolineando le forti prospettive di sviluppo e di valorizzazione di questo “Made in Italy”, che grazie ai suoi 8.000 chilometri di costa può beneficiare del petrolio “blu”: il mare nostrum.
I nostri Marina rappresentano certamente una forte opportunità di crescita economica per il territorio e per le comunità locali, potendo incidere in maniera significativa sul prodotto interno lordo. I moltiplicatori della produzione e dell’occupazione in questo settore sono, per il Tigullio, particolarmente significativi, tra i più alti in assoluto tra quelli dei vari comparti. In termini occupazionali basti pensare al dato nazionale che rispetto alle circa 12.000 unità lavorative dell’industria nautica, corrisponde un indotto di oltre 80.000 addetti. In tale comparto la costruzione di una imbarcazione rappresenta il primo anello di una filiera che consente la nascita di una serie ulteriore di attività, quali il commercio, la locazione, il noleggio, le scuole e i centri d’istruzione, la stampa specializzata, i servizi finanziari, i servizi professionali, i convegni e le fiere, che ruotano intorno alle nostre strutture portuali, connesse anche alla manutenzione ed alla riparazione.

Data l’importanza del comparto nautico e della Portualità Turistica (in tutti i suoi settori, Porti Turistici, Approdi e Punti di ormeggio), è nato il Coordinamento Nazionale delle Associazioni, fortemente voluto dal Presidente Assonat Luciano Serra e dal Dott. Roberto Neglia responsabile per Ucina delle relazioni con le Istituzioni. Del Coordinamento fanno parte le più importanti sigle sindacali del comparto come Assilea (leasing), Assonat Confcommercio (portualità), Confarca (agenzie) ed Ucina ( Confindustria).
Occorre favorire il ritorno sotto bandiera italiana e in Italia degli yacht, possibilmente con personale italiano imbarcato, un tema che riguarda non solo gli addetti ai lavori considerato che ognuna di queste unità vale la nascita di 5 posti di lavoro sul territorio, nell’indotto, nei servizi e nel turismo.
Occorre, dunque, che l’attuale classe politica ascolti le nostre proposte e le valuti obiettivamente nell’ottica di tenere “le imprese al centro del progetto di crescita del Paese” così come sostenuto dal Governo. Da parte nostra la massima disponibilità e collaborazione e l’invito a tutti gli Associati ad essere sempre più coesi e uniti per realizzare questo progetto di miglioramento della Portualità Turistica.”

Su questo il Golfo del Tigullio è certamente pronto.